lunedì 16 marzo 2009

Siamo proprio sicuri che i nostri files un giorno riusciremo ancora ad aprirli?

Vi è mai capitato di cercare di aprire un vecchio file creato magari 10 anni fa con word?

e scoprire poi che il file aperto con il vostro nuovissimo e fiammante O**ice risulta riprodotto in maniera non fedele...

Bene aggiungerò anche un'altra considerazione, che in pochi conoscono:

Lo sapevate che la codifica, ad es. dei file di O**fice, è nelle ultime versioni,
oltre che proprietaria anche segreta?

mi spiego meglio "mamma Micro**ft" non divulga le informazione per scrivere altri prodotti
commerciali e non che siano in grado di generare files perfettamente compatibili...

cosa significa questo?

semplicemente che domani qualcuno potrebbe dire che certi tipi di files non sono più supportati,
quanto meno per ragioni commerciali e di mercato...
e voi vi ritrovereste a non poter più aprire quei files con i vostri nuovissimi giocattoli tecnologici!

Come fare ad evitare l'inconveniete? semplice, impiegare tecnologie "open source"
che oltre ad essere gratuite, mettono nelle condizioni chiunque ne abbia la necessità di realizzare ciò che gli serve, senza essere succubi di potentati ecnonomici...

meditate gente, meditate...

domenica 15 marzo 2009

Ma quanto costa il sw proprietario tipicamente installato su un PC da ufficio

Vi siete mai chiesti quanto possa costare Windows a corredo con il vostro nuovo PC?

immagino di si, anche se pochi forse hanno trovato una risposta chiara...
diciamo che si aggira intorno ai cento euro, a seconda della versione e del tipo di licenza!

A questo dovremmo poi aggiungere il costo di un pacchetto di programmi di produttività personale,
giusto vero? diciamo quindi circa altri 200 ... 300 euro!

Senza contare poi i vari antivirus ed utility...

Ma cosa costa un PC "entry level" adatto ad un uso personale?
direi grossomodo la stessa cifra!

A questo punto la domanda nasce spontanea, ha senso o si può risparmiare, senza rinunciare a nulla o quasi?

Open Society - Free Software & School

Vi siete mai chiesti che cosa possa fare la scuola italiana, ma non solo, per diffondere tra le nuove generazioni una cultura antitetica rispetto a quella attualmente dominante, basata sulla libera circolazione delle idee e dei pensieri, senza intermediazione alcuna, grazie alla rete internet?

Probabilmente si!

Daltronde anch'io, in qualità di docente, ma sopratutto di cittadino e di padre, mi sono spesso chiesto se le enormi potenzialità offerte dalla rete internet e dai personal computer di oggi possano in qualche misura aiutare l'uomo a migliorare la propria società,
o se invece non facciano altro che distoglierlo da ciò che è importante, attraverso tutta una nuova serie di semplici "gadget tecnologici" funzionali solo alla società dei consumi?

Vorrei così, con questo blog, fornire alcuni spunti di riflessione ed alcuni link utili per capire meglio il problema, se di problema si tratta...

A tal proposito, alcuni mesi fa ho trovato in rete un bellissimo saggio,
in cui l'autore, Andrea Piazza, tratta sapientemente l'argomento a 360°... quindi vi segnalo il link, certo che potrà fornire interessanti spunti di riflessione:

http://www.andreapiazza.it/